Passa ai contenuti principali

La fettuccia

In questi giorni, in previsione del prossimo mercatino di primavera cui parteciperò con il mio banchetto, ho scoperto ed iniziato a lavorare un materiale nuovo: la fettuccia.

Cos'è la fettuccia?

La fettuccia è un filato che si ricava dagli eccessi di produzione delle industrie tessili. ciò vuol dire che le stoffe che avanzano dalla lavorazione vengono tagliate in strisce e arrotolate in bobine.
In commercio, pertanto, è possibile trovare ed acquistare gomitoli di diversi tessuti, dal jeans al cotone al jersey, di tutti i colori e fantasie; ma la cosa bella della fettuccia è che si può ricavare da vecchie t-shirt o da jeans che non si usano più, dando vita a quel che si può chiamare a tutti gli effetti riciclo creativo!

Come si lavora la fettuccia?

Può essere utilizzata come qualsiasi filato ed è ideale per lavorazioni all'uncinetto, ai ferri da maglia e soprattutto al telaio ( che io adoro!),  e, in dimensioni maggiori  è ideale per essere lavorata con le mani o le braccia ( Arm knitting) al posto dei classici strumenti da lavoro.
Per quanto riguarda le misure dei ferri o dell'uncinetto, essendo la fettuccia delle strisce di tessuto di vario spessore,e in ogni caso più grande di un classico filato, andremo ad utilizzare ferri da maglia  anche di 12 mm e uncinetti fino a 14 mm (di solito sulle bobine è indicata la misura consigliata di ferri e uncinetti).

 Cosa si può realizzare con la fettuccia? 

Io ho realizzato dei cestini, di varie misure, che puoi usare come svuota tasche, o in cui puoi riporre creme  o make up, o usare come porta vaso, o ancora come portapenne da scrivania, borse, cuscini....,  puoi dar libero sfogo alla tua fantasia creando tovagliette all'americana per la colazione, sotto-tazze, scendiletto! il bello di questo materiale è la sua versatilità per un risultato in ogni caso originale!
Per la realizzazione di questi cestini, ho utilizzato il telaio circolare  ed il punto classico con il quale di solito si inizia, la fettuccia che ho utilizzato è elastica e lavorarla è stato un piacere, un vero e proprio esercizio anti stress.
Per la tovaglietta americana invece ho utilizzato i ferri da maglia  di 10 mm,  e  ho lavorato tutto a legaccio, cioè ho lavorato i ferri a punto dritto.

I manufatti in fettuccia possono essere lavati in lavatrice ( utilizzando sempre, in questo caso, i foglietti "acchiappacolore") a 30° oppure a mano in acqua fredda, procedendo in questo modo qualsiasi sia il tessuto di provenienza, non subirà variazioni.
Ed ora non vedo l'ora di esporre sul banchetto del mercatino di primavera questi cestini in fettuccia e vedere che effetto fanno!

Tu cosa hai realizzato con la fettuccia? Scrivilo nei commenti, così possiamo condividere idee e progetti!





Commenti

  1. Brava.. continua così dando libero sfogo alla tua creatività! I suoi effetti benefici si ben notano leggendo l'articolo!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

"Penso che l' autunno sia più uno stato d' animo, che una stagione"

Amo l'autunno più di ogni altra stagione: penso che le foglie che si colorano di oro, bronzo e rame, siano lo spettacolo più bello che la natura possa offrirci, insieme ai frutti che, allo stesso modo, colorano le nostre tavole! L'autunno è sempre stato, per me, la stagione dei bilanci, della riflessione, del viaggio che faccio dentro me stessa. Finita l' estate, fatta di giorni spensierati in cui decido di mettere in stand by pensieri, progetti e propositi, con l'arrivo dell' autunno riprendo in mano la mia vita, faccio un bilancio di quello che ho realizzato fino a questo momento, ed è allora che decido di "tagliare i rami secchi", se qualcosa non è andato come mi aspettavo, o di tenere e  "colorare", con nuovi colori, ciò che ho ottenuto e che mi piace...la natura in questo è una grande maestra! In autunno prendo le mie decisioni, pianto il seme di progetti futuri, mi preparo lentamente alla primavera che verrà, dopo aver attravers...

L'uncinetto tunisino ... che magnifica scoperta!

 In questo periodo di quarantena, in cui abbiamo messo in standby la "normale" routine quotidiana, in cui abbiamo fatto, un po' tutti, i conti con la lentezza, ho dedicato il mio tempo a sperimentare le tecniche più diverse e, quasi per caso, ho incontrato sul web (mantenendo la distanza di sicurezza😜) l' uncinetto tunisino. Una vera e propria scoperta!!! L' uncinetto tunisino è un buon compromesso tra la lavorazione all'uncinetto tradizionale e  il lavoro a maglia, e, forse, è proprio per questo che lo adoro!

"Come vento cucito alla Terra" di Ilaria Tuti

" Le mie mani non tremano mai. Sono una chirurga , ma alle donne non è consentito operare. Men che meno a me: madre ma non moglie, sono di origine italiana e pago anche il prezzo dell'indecisione della mia terra natia in questa guerra che già miete vite su vite" Inghilterra 1914, Prima Guerra Mondiale. Ancora una volta Ilaria Tuti ci racconta la Grande Guerra e lo fa con gli occhi delle donne, quelle stesse che in quel periodo si trovavano in prima linea a salvare vite umane, donne impegnate nella difesa dei propri diritti, nel farsi strada in una professione che gli uomini non ritenevano adatta a loro nel nome delle loro rigide convenzioni sociali. Questa è la storia dimenticata delle prime donne chirurgo, una manciata di pioniere a cui era preclusa la pratica in sala operatoria e che decisero di aprire in Francia un ospedale di guerra completamente gestito da loro. Si occupano dei soldati feriti, curano i loro corpi e si prendono cura della loro anima. Cate ...