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L'uncinetto tunisino ... che magnifica scoperta!


 In questo periodo di quarantena, in cui abbiamo messo in standby la "normale" routine quotidiana, in cui abbiamo fatto, un po' tutti, i conti con la lentezza, ho dedicato il mio tempo a sperimentare le tecniche più diverse e, quasi per caso, ho incontrato sul web (mantenendo la distanza di sicurezza😜) l' uncinetto tunisino. Una vera e propria scoperta!!!
L' uncinetto tunisino è un buon compromesso tra la lavorazione all'uncinetto tradizionale e  il lavoro a maglia, e, forse, è proprio per questo che lo adoro!

Cosa serve per iniziare?


 Quel che serve ci serve per iniziare a lavorare è un uncinetto tunisino, cioè un uncinetto più lungo di quello classico, ma con la stessa punta ad uncino. In commercio se ne può trovare un' ampia scelta, io ne ho ordinati due tipi e li ho provati entrambi.

Ho preso l' uncinetto tunisino in alluminio, che ricorda molto i tradizionali ferri da maglia dritti con all' estremità un fermo ed ho comprato anche l' uncinetto tunisino in legno di bambù collegato ad un cavo flessibile  che ricorda molto i miei amatissimi ferri circolari.
La modalità di lavorazione per entrambi i modelli è la stessa, ma l' uncinetto con il cavo flessibile è molto comodo per realizzare coperte o tappeti, cioè manufatti dalle dimensioni molto grandi.

Come si lavora all' uncinetto tunisino?

 Indipendentemente dal tipo di punti che si vogliono realizzare, la lavorazione è composta da una riga che viene completata in due step: l' andata, in cui si gettano i punti sull'uncinetto, e il ritorno, in cui si chiudono i punti.
Nel punto base ( vedi foto con il campione di colore azzurro) si realizza per prima cosa una fila di catenelle, si inizia il primo giro inserendo l' uncinetto nella prima catenella, prendendo il filo e lasciandolo sull'uncinetto, si procede così fino alla fine del giro:si avranno, sull'uncinetto, tante maglie quante sono le catenelle che abbiamo montano all'inizio; nel giro di ritorno (lavoreremo sempre sul dritto del lavoro,andando avanti e indietro, senza mai girare il lavoro, come invece si è soliti fare nell'uncinetto tradizionale), inizieremo prendendo il filo e facendolo passare nella prima maglia e la andremo a chiudere, poi faremo la stessa cosa a due a due con le altre maglie fino a ritrovarci con una sola maglia iniziale e  inizieremo nuovamente il giro di andata puntando, questa volta l'uncinetto nella prima riga  verticale che troviamo (prendiamo il filo e montiamo man mano le maglie restanti)...non è difficile, vero?
Comunque se andate a spasso nel web troverete tanti video tutorial per imparare o per realizzare punti sempre più fantasiosi!

Da dove nasce l'uncinetto tunisino?

 Antiche sono le sue origini e molto controverse: chi dice che sia originar della Tunisia, proprio in virtù del tipo di lavorazione che si ottiene e che ricorda molto la tessitura dei tappeti; chi, invece, ne vede le origini in una tecnica utilizzata in Africa e in Asia centrale, dove si usavano due ferri lunghi con un'estremità uncinata e, dove, per semplificare il lavoro  si decise, in seguito, di optare per  un solo ferro.
 In effetti, la lavorazione, con questo tipo di uncinetto, crea un punto che è già una tessitura. La trovo ideale per la creazione di coperte e copertine, ma anche tappeti e, perché no, sciarpe borse e tutto quello che la nostra fantasia ci suggerisce!

E tu cosa ne pensi? Lo hai già sperimentato? Se vuoi lascia un commento e fammi sapere!


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