Passa ai contenuti principali

Il feltro


Sul mio trenino della creatività, composto da vagoni pieni di lana, legno, carta, colori, ferri e telai e tante idee, se ne aggiunge un altro, un vagone carico di un materiale che a me, che adoro la lana in ogni sua sfaccettatura, incuriosisce e affascina molto: il feltro!

Cos'è il feltro?

Il feltro è  un materiale antichissimo, forse la più antica tecnologia di impiego della lana! Si dice che il feltro sia il primo tessuto prodotto dall'uomo, secondo solo all'intreccio di fibre vegetali: l'uomo primitivo ha iniziato a infeltrire i batuffoli  che trovava impigliati nei cardi e nei rovi.
"Le più antiche tracce di feltro di lana risalgono al terzo millennio a.C e  si collocano in Siberia. Ci sono importanti tracce di feltri preistorici in Turchia. Era usato anche dai Greci e dai Romani per la confezione di abiti, copricapo e mantelli". (Lifegate)
Il feltro, oltre ad essere caldo, leggero e impermeabile, è  un materiale a basso impatto ambientale e 100% biodegradabile.

Come si ottiene? 

Sì ottiene attraverso l'infeltrimento delle fibre  di lana. Il materiale che lo compone è lana cardata cioè la  lana viene prima di tutto liberata dalle impurità e successivamente districata, in modo tale che  le fibre tessili siano tutte parallele, ed infine usata così  com'è  senza essere filata.
Per ottenere il feltro, cioè  per rendere il tessuto compatto, le fibre vengono bagnate con acqua  calda, intrise di sapone e sfregate a mano o con dei macchinari. Per dargli colore viene poi tinto con colori naturali.
E allora ben venuto feltro, sali a bordo del mio trenino della creatività  e viaggiamo tutti insieme nel mondo della fantasia!

Commenti

  1. Benvenuto Feltro e benvenuta Big Shot.. Diventerà la tua amica inseparabile.. Io la ho da 3 anni e la adoro, la uso spesso e non la cambierei mai!! Colleghina mia.. buon divertimento!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie!!! Non ne ho dubbi, qui in famiglia ci siamo lasciati tutti coinvolgere....Creare è meraviglioso!!!!

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

"Penso che l' autunno sia più uno stato d' animo, che una stagione"

Amo l'autunno più di ogni altra stagione: penso che le foglie che si colorano di oro, bronzo e rame, siano lo spettacolo più bello che la natura possa offrirci, insieme ai frutti che, allo stesso modo, colorano le nostre tavole! L'autunno è sempre stato, per me, la stagione dei bilanci, della riflessione, del viaggio che faccio dentro me stessa. Finita l' estate, fatta di giorni spensierati in cui decido di mettere in stand by pensieri, progetti e propositi, con l'arrivo dell' autunno riprendo in mano la mia vita, faccio un bilancio di quello che ho realizzato fino a questo momento, ed è allora che decido di "tagliare i rami secchi", se qualcosa non è andato come mi aspettavo, o di tenere e  "colorare", con nuovi colori, ciò che ho ottenuto e che mi piace...la natura in questo è una grande maestra! In autunno prendo le mie decisioni, pianto il seme di progetti futuri, mi preparo lentamente alla primavera che verrà, dopo aver attravers

L'uncinetto tunisino ... che magnifica scoperta!

 In questo periodo di quarantena, in cui abbiamo messo in standby la "normale" routine quotidiana, in cui abbiamo fatto, un po' tutti, i conti con la lentezza, ho dedicato il mio tempo a sperimentare le tecniche più diverse e, quasi per caso, ho incontrato sul web (mantenendo la distanza di sicurezza😜) l' uncinetto tunisino. Una vera e propria scoperta!!! L' uncinetto tunisino è un buon compromesso tra la lavorazione all'uncinetto tradizionale e  il lavoro a maglia, e, forse, è proprio per questo che lo adoro!

"Come vento cucito alla Terra" di Ilaria Tuti

" Le mie mani non tremano mai. Sono una chirurga , ma alle donne non è consentito operare. Men che meno a me: madre ma non moglie, sono di origine italiana e pago anche il prezzo dell'indecisione della mia terra natia in questa guerra che già miete vite su vite" Inghilterra 1914, Prima Guerra Mondiale. Ancora una volta Ilaria Tuti ci racconta la Grande Guerra e lo fa con gli occhi delle donne, quelle stesse che in quel periodo si trovavano in prima linea a salvare vite umane, donne impegnate nella difesa dei propri diritti, nel farsi strada in una professione che gli uomini non ritenevano adatta a loro nel nome delle loro rigide convenzioni sociali. Questa è la storia dimenticata delle prime donne chirurgo, una manciata di pioniere a cui era preclusa la pratica in sala operatoria e che decisero di aprire in Francia un ospedale di guerra completamente gestito da loro. Si occupano dei soldati feriti, curano i loro corpi e si prendono cura della loro anima. Cate