Passa ai contenuti principali

Giocare con la lana


Un filo di lana e un po' di fantasia!


A volte basta un filo di lana e un po' di fantasia per far divertire  grandi e piccini e per sorprendere soprattutto chi ancora pensa che lavorare a maglia sia un passatempo ormai superato e fuori moda.
Durante i pomeriggi trascorsi con le mie Gomitoline e con le nonne della Casa Protetta ci siano divertite a dar libero sfogo alla nostra fantasia e abbiamo trasformato della coloratissima lana in coniglietti e pulcini!

Come si realizzano i pulcini di lana?

Per realizzare i pulcini le bambine ed io abbiamo semplicemente fatto dei pom pom con della lana arancione, un filo di lana rosso per cresta e becco e alla fine con la colla a caldo applicato degli occhietti di plastica. Per rendere il tutto ancora più carino, dal momento che è meraviglioso anche utilizzare materiale di riciclo, abbiamo messo i nostri simpatici pulcini all'interno di una confezione in cartone di uova.

...e i coniglietti?

Una lavorazione un pochino più elaborata, invece, la creazione dei coniglietti "pasquali"...

Per prima cosa è necessario realizzare una mattonella di lana a punto legaccio, della grandezza che ritenete giusta, poi, con ago e filo si si va a creare una cucitura a triangolo nella parte superiore del quadrato, si tira il filo e, come per magia, appariranno le orecchie e il muso del coniglio. Arrivati a questo punto, si inserisce all'interno della testa dell'imbottitura e si va a cucire il resto del corpo inserendo poi alla fine l'imbottitura che darà forma al corpo. 
Come coda un bel pom pom, si incollano poi due occhietti di plastica, un bel fiocco intorno al collo e....la magia si è compiuta!



Commenti

Post popolari in questo blog

"Penso che l' autunno sia più uno stato d' animo, che una stagione"

Amo l'autunno più di ogni altra stagione: penso che le foglie che si colorano di oro, bronzo e rame, siano lo spettacolo più bello che la natura possa offrirci, insieme ai frutti che, allo stesso modo, colorano le nostre tavole! L'autunno è sempre stato, per me, la stagione dei bilanci, della riflessione, del viaggio che faccio dentro me stessa. Finita l' estate, fatta di giorni spensierati in cui decido di mettere in stand by pensieri, progetti e propositi, con l'arrivo dell' autunno riprendo in mano la mia vita, faccio un bilancio di quello che ho realizzato fino a questo momento, ed è allora che decido di "tagliare i rami secchi", se qualcosa non è andato come mi aspettavo, o di tenere e  "colorare", con nuovi colori, ciò che ho ottenuto e che mi piace...la natura in questo è una grande maestra! In autunno prendo le mie decisioni, pianto il seme di progetti futuri, mi preparo lentamente alla primavera che verrà, dopo aver attravers

L'uncinetto tunisino ... che magnifica scoperta!

 In questo periodo di quarantena, in cui abbiamo messo in standby la "normale" routine quotidiana, in cui abbiamo fatto, un po' tutti, i conti con la lentezza, ho dedicato il mio tempo a sperimentare le tecniche più diverse e, quasi per caso, ho incontrato sul web (mantenendo la distanza di sicurezza😜) l' uncinetto tunisino. Una vera e propria scoperta!!! L' uncinetto tunisino è un buon compromesso tra la lavorazione all'uncinetto tradizionale e  il lavoro a maglia, e, forse, è proprio per questo che lo adoro!

"Come vento cucito alla Terra" di Ilaria Tuti

" Le mie mani non tremano mai. Sono una chirurga , ma alle donne non è consentito operare. Men che meno a me: madre ma non moglie, sono di origine italiana e pago anche il prezzo dell'indecisione della mia terra natia in questa guerra che già miete vite su vite" Inghilterra 1914, Prima Guerra Mondiale. Ancora una volta Ilaria Tuti ci racconta la Grande Guerra e lo fa con gli occhi delle donne, quelle stesse che in quel periodo si trovavano in prima linea a salvare vite umane, donne impegnate nella difesa dei propri diritti, nel farsi strada in una professione che gli uomini non ritenevano adatta a loro nel nome delle loro rigide convenzioni sociali. Questa è la storia dimenticata delle prime donne chirurgo, una manciata di pioniere a cui era preclusa la pratica in sala operatoria e che decisero di aprire in Francia un ospedale di guerra completamente gestito da loro. Si occupano dei soldati feriti, curano i loro corpi e si prendono cura della loro anima. Cate