Passa ai contenuti principali

Laboratori creativi



Pronti, laboratori...via!!!!

Settembre è il mese dei buoni propositi, anzi potrei addirittura dire che per me l'anno inizia proprio a settembre! I bambini ritornano a scuola e la mattina posso riprendere in tutta tranquillità il mio lavoro e mettere ordine a pensieri e progetti.
Con settembre tornano anche i miei appuntamenti pomeridiani con le mie Gomitoline e quest'anno più che mai sono ricchi di grandi novità: utilizzeremo molto il telaio, così, non solo potremmo realizzare in poco tempo e tutte insieme cappelli e scaldacollo colorati, ma soprattutto potranno partecipare al laboratorio anche i più piccoli, che ogni volta mi chiedono di poter provare quegli strani "aggeggi"!


Questi pomeriggi sono i momenti che più mi piacciono di quello che faccio, non solo perché sono uno stimolo continuo a cercare idee da poter realizzare con bambini e ragazze, ma perchè ho la possibilità, così preziosa e così importante, di trasmettere un sapere.
Lavorare a maglia è un po' come andare in bicicletta: una volta che hai imparato, anche se per un po' non lavori, ogni volta che impugnerai ferri o telaio, sarà come non aver mai smesso.

Quando arrivo nella nostra saletta della maglia, non faccio altro che disporre tavoli e sedie, appoggiare la mia borsa magica sul tavolo e tirar fuori telai, ferri e gomitoli dai mille colori e dalle varie consistenze e come per magia il tavolo si affolla di occhi curiosi, di manine che afferrano  telai e accarezzano gomitoli.
 La creatività è una magia, annulla differenze di età, di culture, avvicina anche mondi lontani, non parla nessuna lingua in particolare, perché esiste un linguaggio universale: il saper fare con amore!

"Inspira possibilità, espira creatività" 

Commenti

Post popolari in questo blog

"Penso che l' autunno sia più uno stato d' animo, che una stagione"

Amo l'autunno più di ogni altra stagione: penso che le foglie che si colorano di oro, bronzo e rame, siano lo spettacolo più bello che la natura possa offrirci, insieme ai frutti che, allo stesso modo, colorano le nostre tavole! L'autunno è sempre stato, per me, la stagione dei bilanci, della riflessione, del viaggio che faccio dentro me stessa. Finita l' estate, fatta di giorni spensierati in cui decido di mettere in stand by pensieri, progetti e propositi, con l'arrivo dell' autunno riprendo in mano la mia vita, faccio un bilancio di quello che ho realizzato fino a questo momento, ed è allora che decido di "tagliare i rami secchi", se qualcosa non è andato come mi aspettavo, o di tenere e  "colorare", con nuovi colori, ciò che ho ottenuto e che mi piace...la natura in questo è una grande maestra! In autunno prendo le mie decisioni, pianto il seme di progetti futuri, mi preparo lentamente alla primavera che verrà, dopo aver attravers

L'uncinetto tunisino ... che magnifica scoperta!

 In questo periodo di quarantena, in cui abbiamo messo in standby la "normale" routine quotidiana, in cui abbiamo fatto, un po' tutti, i conti con la lentezza, ho dedicato il mio tempo a sperimentare le tecniche più diverse e, quasi per caso, ho incontrato sul web (mantenendo la distanza di sicurezza😜) l' uncinetto tunisino. Una vera e propria scoperta!!! L' uncinetto tunisino è un buon compromesso tra la lavorazione all'uncinetto tradizionale e  il lavoro a maglia, e, forse, è proprio per questo che lo adoro!

"Come vento cucito alla Terra" di Ilaria Tuti

" Le mie mani non tremano mai. Sono una chirurga , ma alle donne non è consentito operare. Men che meno a me: madre ma non moglie, sono di origine italiana e pago anche il prezzo dell'indecisione della mia terra natia in questa guerra che già miete vite su vite" Inghilterra 1914, Prima Guerra Mondiale. Ancora una volta Ilaria Tuti ci racconta la Grande Guerra e lo fa con gli occhi delle donne, quelle stesse che in quel periodo si trovavano in prima linea a salvare vite umane, donne impegnate nella difesa dei propri diritti, nel farsi strada in una professione che gli uomini non ritenevano adatta a loro nel nome delle loro rigide convenzioni sociali. Questa è la storia dimenticata delle prime donne chirurgo, una manciata di pioniere a cui era preclusa la pratica in sala operatoria e che decisero di aprire in Francia un ospedale di guerra completamente gestito da loro. Si occupano dei soldati feriti, curano i loro corpi e si prendono cura della loro anima. Cate